venerdì 3 aprile 2009

Dichiarazione di voto per le europee

Il 6 e 7 giugno voterò (o spero di votare, visto che non so in quali collegi si candideranno) per Sonia Alfano e Luigi de Magistris.

Non sono entusiasta, lo premetto. Le persone sono di splendide qualità, e non si discutono. Ma vedo diverse ombre.

Intanto, anche se corrono come independenti, si candidano in un partito, IdV, e ho paura che finiscano per assumere il ruolo di specchietto per allodole. Personalmente non ho mai votato IdV e pur trovandomi vicino alle loro posizioni in tanti momenti, la mia avversione per la politica, i politicanti e il politichese è troppo forte per spingermi a farne una scelta definitiva.
Senza dire che l'IdV, più che un movimento di ideali e idealisti, l'ho sempre visto come il controaltare giustizialista a Forza Italia. Quello è il partito del Premier, questo è il partito dell'ex-pm.
Però oggettivamente, dove altro avrebbero potuto candidarsi? PD? PDL? Ve lo immaginate Luigi de Magistris accanto a Mastella? O la Alfano accanto a qualche mafioso amico dei mandanti dell'omicidio del padre? E' questa la gente che in quelle bande trova ricetto. E' questa la gente che PD e PDL mandano in Europa.

Ancora, Luigi de Magistris fino a ieri era un magistrato inquirente. Ha rischiato sulla sua pelle; ha subito umiliazioni, insulti e quant'altro per aver cercato di fare il suo dovere. Il che in Italia è oramai una dote rara. E questo basta per qualificarlo come una grande persona. Ma era magistrato. E, come già fu per Di Pietro, ho mille dubbi sul fatto che chi ricopre incarichi istituzionali di altro livello e grande responsabilità possa immediatamente candidarsi.
Pure è vero che se sono liberi di candidarsi pluri-indagati, pluri-condannati, mignotte, ruffiani, vecchi pronti per la bara e cretini di ogni risma, non vedo perché una persona onesta e giovane e intelligente e coraggiosa non debba farlo!

Sonia Alfano ha la passione civile. Ci urla continuamente di non chiudere gli occhi. Scopre, denuncia, incita. Il dramma familiare ne ha fatto una donna come poche.
Ha un coraggio che è ammirevole e una capacità di sintesi che è invidiabile.
Pure un conto è la passione civile, un conto la passione politica.
Saprà tradurre le sue battaglie, molto italiane quanto a contenuto, incomprensibili forse ai compassati Inglesi o ai freddi Tedeschi, in una visione europea?

Fatti salvi questi punti, obtorto collo per la situazione e non per le persone, dichiaro, se a qualcuno può interessare, che il 6 e 7 giugno voterò per loro.

E AFFANCULO PD E PDL!

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