sabato 15 novembre 2008

Altro che fascismo

Vi prego, leggete questo riferimento
Free Blogger
In pratica vogliono "chiudere" i blog italiani...a meno che non siano allineati al pensiero dominante!
E tanto gli danno fastidio questi blog che la legge è assolutamente bipartisan!!
La presentano Levi e Veltroni (le cui passate esperienze di pseudo-direttore di uno pseudo-giornale come è l'Unità, iper elemosinato dallo stato, evidentemente gli hanno insegnato che pericolo possa essere il libero pensiero che corre su intenet...se la gente pensa scopre che è il miglior alleato di Berlusconi!!! Quindi meglio metterci un freno), ma ha l'appoggio -guarda caso!- del centro destra.


Notizia di oggi è che Obama ha messo il suo primo messaggio da presidente, su youTube.
Manda a fanculo televisione e carta stampata, e cerca un contatto diretto con la gente.

Per questo ha vinto le elezioni da out-sider, scavalcando gli organi tipici del potere. E continua su questa strada. E' un grande.

E questo, Internet e la comunicazione del libero pensiero e lo stile di Obama, mette una paura folle a questi nani della politica, di destra e di sinistra, i falliti di merda che ci (s)governano. Si cacano addosso.
Nel loro micro-pensiero, solo i loro giornalisti leccaculo possono dare le notizie ed esprimere opinioni.
Gli altri devono stare zitti.

MAVAFFANCULO!!

Non cederò!!!!
Disobbedirò a qualsiasi legge che venga approvata in tal senso!!!
Non voglio che l'Italia diventi una nuova Cina.

mercoledì 12 novembre 2008

Obama: troppo facile

Sono contento che abbia vinto Obama.
Non che facessi il tifo sfegatato per l'uno o per l'altro: in realtà, chiunque avesse vinto sarei stato contento.
Perché. Obama o Mac Cain, un primo risultato già c'era: nessuno dei due rappresentava l'establishment ufficiale.
Come dire che in Italia al posto di Berlusconi o Veltroni alle prossime elezioni i candidati al posto di primo ministro sono Beppe Grillo e Carlo Rubbia. Ve lo immaginate? (ma non chiedetemi chi dei due è Obama e chi Mac Cain...).

Solo che...insomma sono anni che parliamo di Reaganomics, dinastia Bush, neocon etc etc. Tutto il mondo della politica e della finanza pervaso e dominato al 100% da seguaci di Milton Friedman; la scuola di economisti di Chicago che trionfa ovunque; stampa, giornali, tv usati a formare il pensiero unico; liberismo sfrenato e deregulation in economia e finanza; limitazione delle libertà individuali come corollario; persino la tortura ammessa sul suolo americano contro i "combattenti nemici".
In questo clima in cui il partito democratico finiva sempre più con l'essere identificato con una corrente minoritaria del partito repubblicano è bastato l'autunno 2008 per fare una rivoluzione popolare. Improvvisamente dal nulla sono nati due outsider.
Si, mi rendo conto: disoccupazione, inflazione, povertà dilagante, crollo della finanza, crollo dell'economia, paure, guerre...tutti buoni motivi per ribellarsi a Bush e alla cricca che rappresenta.
Ma...così facile?
La democrazia americana è davvero così forte e partecipata?
Ci vuole tanto poco a battere la Shock Economy di cui parla Naomi Klein...

Personalmente, ne dubito.
Tifo per Obama. Spero nella sua opera. Ma non vorrei che tutto fosse gattopardescamente orchestrato.."Bisogna che tutto cambi perché nulla cambi".

Con Obama, ho paura che l'economia crolli del tutto (non la finanza, l'economia).
Non per colpa sua, ma per prepare il terreno.
Poi verrà su qualcuno che dirà "colpa dello stato, del governo centrale, delle troppe regole. Rimuoviamole tutte, aboliamo lo stato sociale, le scuole pubbliche etc etc. Diamo tutto, anche l'esercito in mano ai privati".
E così sarà stata screditata definitivamente l'ultima speranza..

Spero di sbagliarmi.

Brunetta fannullone!!!

Ho ricevuto questa mail pubblica dal presidente per l'associazione per il software libero.
Ritengo mio dovere pubblicarla per intero. Tanto per sapere dove sono i fannulloni e dove vanno a finire i nostri soldi

L'Associazione per il Software Libero cerca da 3 mesi di prendere visione dei
protocolli d'intesa sottoscritti dal Ministro Brunetta con Microsoft senza
successo.
Forse dei fannulloni si annidano nel Ministero per la Pubblica Amministrazione
e l'Innovazione ?
Pubblichiamo la lettera aperta indirizzata al Ministro con la quale
richiamiamo la sua attenzione riguardo i vantaggi del software libero.

http://www.softwarelibero.it/lettera-brunetta

---------------
Lettera aperta all'On.le Ministro Renato Brunetta

Protocolli d'intesa sottoscritti in data 05.08.08 con Microsoft Italia S.r.l.

On.le Ministro Renato Brunetta,
il 16.08.08 Le abbiamo spedito una lettera (ricevuta il 03.09.08) con la quale
domandavamo di avere accesso a due protocolli d'intesa da Lei sottoscritti
con Microsoft Italia S.r.l.: quello “per lo sviluppo di soluzioni
d’eccellenza tecnologiche e organizzative, in particolare nel settore della
scuola”
(http://www.microsoft.com/italy/stampa/Speciali/protocollo/intesa.mspx), e
quello (sottoscritto anche dal Presidente della Regione Friuli Venezia
Giulia) “per la realizzazione di un progetto pilota di ammodernamento e
dematerializzazione della gestione documentale degli uffici”
(http://www.microsoft.com/italy/stampa/Speciali/protocollo/documentale.ms...).
La notizia di quegli accordi ha destato in noi viva preoccupazione: in primo
luogo perché la P.A. spende ogni anno molti milioni di euro in licenze
software (274 nel solo 2003), in secondo luogo perché l'azienda Microsoft è
stata condannata in sede europea per abuso di posizione dominante e in terzo
luogo perché in qualità di Ministro della Repubblica Lei non può ignorare che
il software libero offre una valida alternativa e che la legge (art. 68
D.Lgs. 82/05) impone di realizzare una valutazione comparativa prima
d'acquisire il software da utilizzare.
Abbiamo pensato che Lei, Signor Ministro, fosse stato mal consigliato e che
fosse nostro dovere aiutarLa.
Ci siamo precipitati a scriverLe nel week end di ferragosto, ma, ad oggi,
siamo ancora in attesa di risposta. L'inerzia del Suo Ministero ci ha infine
costretti a ricorrere alla Commissione per l'accesso ai documenti
amministrativi.
Quanto dovremo ancora attendere per esercitare il nostro diritto di verificare
che quei protocolli d'intesa non ostacolino l'impiego del software libero
nella P.A., non rechino ingiusto pregiudizio agli interessi delle aziende
europee che commercializzano servizi basati su software libero ed agli
interessi dei cittadini ?
Per ora possiamo solo sospettare che, per esempio, l'accordo per il progetto
pilota sulla dematerializzazione documentale sia del tutto inutile: in
Piemonte si sta già realizzando, con soldi pubblici, un sistema di gestione
documentale in software libero (doqui - http://www.doqui.it/), che anche
altre regioni stanno considerando di adottare.
Infatti, il software libero può essere riutilizzato senza costi di licenza da
tutta la P.A..
Ritardare l'uso del software libero da parte della P.A. danneggia la nostra
economia, rende il mercato meno libero e favorisce un gruppo minoritario di
aziende che privano il nostro paese di cospicui introiti fiscali. Sa che, per
fare un esempio, Microsoft (ma analogo discorso vale per molti dei principali
produttori di software proprietario) fattura le licenze vendute in Italia
esclusivamente dalla filiale Irlandese (per un totale di 750 Milioni di Euro
nel 2003) e che quindi comprando licenze di software proprietario si incide
negativamente sulla bilancia dei pagamenti ?
Nel 2000 più di 2.000 cittadini italiani firmarono una lettera aperta
intitolata "soggezione informatica dello stato italiano a Microsoft": da
allora le cose non sono migliorate se oggi si finanziano le iniziative di
quell'azienda, che non ha certo bisogno di aiuti pubblici.
Non ci riferiamo ovviamente ai protocolli d'intesa da Lei sottoscritti (che
non abbiamo letto e quindi non possiamo giudicare).
Ci riferiamo invece ad altre esperienze che la nostra associazione ha avuto
modo di valutare negli ultimi anni.
Come il Centro di Ricerca di Povo (Trento), inaugurato nel 2005. Un centro in
cui per ogni euro investito dal socio privato (Microsoft), ne sono stati
erogati quattro a fondo perduto dai soci pubblici (Provincia di Trento,
Università di Trento, Università di Catanzaro e FIRB-MIUR), cioè da tutti noi
cittadini. Un centro nel quale gli investimenti sono largamente pubblici:
saranno pubblici anche i risultati della ricerca ?
Dopo questo "affare", anche il Governo di centro-sinistra si è affrettato a
stipulare accordi per la costituzione di tre nuovi “Centri di Ricerca su
tecnologie Microsoft”: non è certo una scelta sensata, in un paese che si
riconosce nei valori del libero mercato e della concorrenza, destinare soldi
pubblici a favore di una impresa che detiene il 95 % del mercato dei sistemi
operativi.
Qualcuno potrebbe dire che non abbiamo ricevuto risposta per l'inerzia dei
Suoi uffici, per una pratica dimenticata sulla scrivania di qualche
dipendente fannullone perennemente in malattia o per qualche dirigente ignavo
o menefreghista.
Certo che, se queste cose succedono proprio nel Suo dicastero, proprio nel
periodo in cui, a quanto sembra, la “crociata contro i fannulloni” sta dando
il massimo risultato, c'è ancora molto da fare.
Nella speranza di riuscire a penetrare la fitta trama di ostacoli che Le
impedisce di dare la dovuta attenzione alle istanze del software libero,
restiamo in attesa di una Sua gradita risposta.
Con ogni osservanza,
per l'Associazione per il software libero
Marco Ciurcina

--
Annunci dell'Associazione Software Libero
http://www.softwarelibero.it/